La squadra dei controllori di volo diretta da Gene Kranz, dopo la
pausa del 4 luglio, si è rimessa al lavoro per ulteriori simulazioni.
Armstrong e Aldrin non sono disponibili, per cui vengono sostituiti da
Pete Conrad e Alan Bean, che si stanno preparando per la propria
missione, Apollo 12. Le simulazioni del mattino si concludono con
successo: i controllori di volo riescono a risolvere sei scenari
difficili.
Le simulazioni del pomeriggio vengono
condotte con Dave Scott e Jim Irwin, membri dell'equipaggio di riserva
di Apollo 12. Tre minuti dopo l'inizio della prima simulazione viene
indotto un allarme nel computer del LM. Gli allarmi vengono visualizzati
da una spia e da un numero: in questo caso il numero è 1201. Significa
che il computer è sovraccarico di compiti.
Questo numero riapparirà
durante l'allunaggio vero di Apollo 11, creando un momento di tensione
non banale a bordo, perché atterrare con il computer in sovraccarico,
incapace di gestire tutti i compiti che gli sono stati affidati, è un
rischio molto alto.
Steve Bales, il controllore che si occupa dei sistemi di guida (guidance),
si consulta con il collega Jack Garman e poi annuncia a Kranz che
consiglia d'interrompere l'allunaggio simulato. Ma nel debriefing emerge
che Bales ha sbagliato: l'errore 1201 non comporta la necessità
d'interrompere la discesa.
Il suo sbaglio sarà fondamentale per salvare Apollo
11: quando l'errore 1201 capiterà durante la missione, Bales si ricorderà di questa
simulazione e delle successive dell'indomani (6 luglio), applicherà il
cambiamento delle regole derivante da questa simulazione (apportato
l'11 luglio, solo cinque giorni prima del decollo) e darà il consenso a
proseguire verso la superficie lunare nonostante le perplessità di Armstrong e Aldrin.
(riassunto da The First Men on the Moon, di David M. Harland, pag. 75).