Dalla collezione personale di Gianluca Atti. |
Su L’Unità del 19 luglio 1969 viene pubblicato un articolo che spiega Come fotografare dal video la storica impresa lunare. A quell’epoca, infatti, i videoregistratori domestici non esistevano e quindi l’unico modo per conservare le immagini televisive era fotografare (su pellicola) lo schermo del televisore.
Questo è il testo dell’articolo:
NEW YORK, 19 luglio
Chi volesse prendere da sé, dallo schermo televisivo, le fotografie dell’uomo sulla Luna, non ha che da seguire i suggerimenti della rivista americana Popular Photography.
Innanzitutto la macchina fotografica va sistemata sul cavalletto, esattamente di fronte al televisore, con l’obiettivo all’altezza del centro dello schermo. Nel mirino bisogna inquadrare lo schermo e una abbondante porzione di cornice. Usando una pellicola piuttosto rapida, l’apertura dello obiettivo deve essere F-4,5, lo otturatore a 1/30 di secondo. In camera debbono essere spente tutte le luci e schermate le finestre. Il «contrasto» dell’immagine televisiva non deve essere eccessivo.
Si raccomanda di adoperare una macchina fotografica con otturatore nell’obiettivo. Le macchine a tendina producono una sbarra nera diagonale a causa del fatto che l’immagine televisiva non è continua ma pulsata e mentre la tendina scorre, sia pure fulmineamente, raccole dal teleschermo dei punti scuri che l’uomo non vede perché nell’occhio persistono le immagini della «riga» formatasi un attimo prima.
A coloro (pochi in Italia) che ricevessero le immagini a colori, si consiglia di adoperare pellicola a colori rapida e di regolare l’apertura su F-3,5 o F-2,8, a seconda della luminosità dell’immagine televisiva.