2014/02/24

1969/02/24: Proseguono i preparativi

A febbraio del 1969 la NASA comincia a essere cautamente ottimista di poter effettuare il primo allunaggio umano entro l’estate e quindi raggiungere l’obiettivo fissato dal presidente Kennedy di portare un uomo sulla Luna e riportarlo a casa sano e salvo.

I voli di Apollo 7 e 8 nel 1968 hanno dimostrato le capacità del Modulo di Comando e Servizio in orbita intorno alla Terra e intorno alla Luna. L’imminente volo di Apollo 9 collauderà il Modulo Lunare in orbita terrestre e quello di Apollo 10 farà altrettanto in orbita lunare. Se questi due voli avranno successo, Apollo 11 potrà tentare l’allunaggio entro luglio del 1969.

Inizia quindi l’assemblaggio del Saturn V, gli astronauti di sostegno simulano il piazzamento degli strumenti scientifici sulla superficie lunare, e gli scienziati e tecnici iniziano una simulazione del Lunar Receiving Laboratory (LRL).

Aumenta anche il ritmo dell’addestramento dell’equipaggio primario (Neil A. Armstrong, comandante; Edwin E. “Buzz” Aldrin, pilota del Modulo Lunare; e Michael Collins, pilota del Modulo di Comando) e dei rispettivi membri dell’equipaggio di riserva (James A. Lovell, Fred W. Haise e William A. Anders, dedicandolo sempre più ai compiti dell’allunaggio.

Assemblaggio nel VAB dei tre stadi del Saturn V che verrà usato da Apollo 11.


Nel Vehicle Assembly Building (VAB) presso il Kennedy Space Center, intanto, è iniziato lo stacking, ossia l’accoppiamento in assetto verticale degli stadi del vettore Saturn V che avrebbe portato il veicolo spaziale Apollo veso la Luna. Il 21 febbraio il primo stadio S-IC è stato montato sulla sua piattaforma mobile di lancio (Mobile Launch Platform); il 4 marzo verrà aggiunto il secondo stadio S-II, seguito dal terzo stadio S-IVB il giorno successivo.

Nel frattempo, sulla rampa di lancio 39A è già pronto il Saturn V di Apollo 9 e il vettore per Apollo 10 è già all’interno del VAB in attesa di essere portato alla rampa 39B a metà marzo. Contemporaneamente, il Modulo di Comando e Servizio e il Modulo Lunare di Apollo 11 vengono sottoposti a collaudo nel Manned Spacecraft Operations Building del KSC.

Simulazione del piazzamento degli esperimenti scientifici sulla Luna. A sinistra e al centro, Harrison Schmitt; a destra, Don Lind. Si nota Aldrin in camicia bianca dietro l’antenna parabolica.


L’obiettivo primario del primo allunaggio è dimostrare che il veicolo Apollo è in grado di far atterrare in modo sicuro due astronauti sulla superficie lunare e riportarli sulla Terra. Sono previste circa due ore e mezza di attività all’esterno del veicolo sulla Luna. Durante quest’attività verranno raccolti campioni di roccia e suolo e verranno piazzati alcuni esperiment scientifici del cosiddetto Early Apollo Surface Experiment Package (EASEP): un sismometro passivo, un retroriflettore laser e un raccoglitore di particelle di vento solare.

Il 21 gennaio gli astronauti Harrison “Jack” Schmitt, unico geologo fra gli astronauti, e Don Lind hanno svolto una simulazione di questo piazzamento nel Building 9 del Manned Spacecraft Center (MSC) [oggi noto come Johnson Space Center] a Houston, alla presenza di Buzz Aldrin.

Escursione geologica in Texas: a sinistra, Armstrong e Aldrin; a destra, Haise e Lovell.


Già dal 1964, la geologia era diventata parte dell’addestramento degli astronauti, con corsi ed escursioni, ma ora che ci sono buone probabilità che un equipaggio scenda sulla Luna sono state aggiunte sessioni di formazione specialistica in geologia.

Il 24 febbraio 1969, Armstrong, Aldrin, Lovell e Haise partecipano all’unica escursione dedicata specificamente all’addestramento geologico, presso Sierra Blanca e le rovine di Fort Quitman, circa 170 km a sud-est di El Paso. Vengono accompagnati da un gruppo di esperti del Reparto Geologico dell’MSC e si sono esercitati a raccogliere campioni delle varie rocce presenti in modo da abituarsi a scegliere i campioni migliori durante la loro breve escursione sulla Luna.

Uno schema dell’LRL e alcuni scienzati che esaminano materiale lunare simulato nell’ambito delle proprie esercitazioni.


L’LRL è un elemento fondamentale del programma Apollo. Situato nel Building 37 dell’MSC, è stato progettato e costruito in modo speciale sia per isolare gli astronauti, il loro veicolo spaziale e i campioni di roccia di ritorno dalla Luna ed evitare la contaminazione dell’ambiente terrestre da parte di eventuali microorganismi lunari, sia per conservare i campioni lunari in condizioni il più possibile intatte.

Dopo un riesame dello stato di preparazione della struttura il 3 febbraio, gli addetti hanno iniziato i preparativi per una simulazione di 30 giorni, che partirà il 3 marzo: sarà la più complessa del suo genere e verificherà che tutti i componenti siano in grado di assistere l’equipaggio e i loro campioni al ritorno dalla Luna, facendo transitare del materiale lunare simulato nella camera a vuoto della struttura e scoprendo varie difetti da correggere prima di ottenere la certificazione dell’impianto da parte della NASA.


Fonte: NASA.