2014/08/13

1969/08/13: Festeggiamenti a New York, Chicago e Los Angeles

Tre giorni dopo la fine della quarantena, conclusasi il 10 agosto, gli astronauti di Apollo 11 ricevono dal presidente Nixon la Presidential Medal of Freedom e vengono accolti dalla folla a New York, Chicago e Los Angeles. Il video qui sotto è tratto dal documentario Moonwalk One.



Questa foto, invece, è tratta dai festeggiamenti di New York, come ci ricorda lo stesso Aldrin in un tweet del 2016:







Qui gli astronauti sono a Broadway, New York. La via è stata temporaneamente rinominata Apollo Way.




La copertina della rivista "GRAND HOTEL" dedicata ai festeggiamenti che attendono i tre astronauti durante la loro lunga "tournée" in giro per il mondo (dalla collezione personale di Gianluca Atti)


Neil Armstrong scherza: “Ci risulta che alcun di voi stiano dando la colpa del maltempo e delle piogge delle scorse settimane al nostro volo intorno alla Luna, e devo dire che a giudicare dal tempo magnifico di oggi che non ve la siete presa.”




Gli astronauti vengono accolti a City Hall dal sindaco, John V. Lindsay, e poi incontrano il Segretario Generale delle Nazioni Unite, U Thant. Poi lasciano New York per portarsi a Chicago (Fonte: Apollo 50th).


Questa è l’accoglienza a Chicago:






A Los Angeles, presso il Century Plaza Hotel, si tiene una cena con il Presidente degli Stati Uniti, Richard Nixon, accompagnato dalla First Lady Pat. Ci sono circa 1500 ospiti. È la prima cena di stato che si tiene fuori dalla Casa Bianca, che è in grado di ospitare non più di 100 invitati. Nixon viene annunciato dal governatore della California, Ronald Reagan. Sono presenti rappresentanti delle Camere e governatori degli Stati Uniti e ambasciatori e diplomatici di 83 paesi.

Nixon chiama il direttore generale della NASA, Thomas Paine, per conferire la Distinguished Service Medal postuma agli astronauti di Apollo 1: Virgil Grissom, Edward White e Roger Chaffee. Viene inoltre conferito un Group Achievement Award per onorare tutti coloro che hanno contribuito al successo del programma Apollo. Il premio viene ritirato, per conto di oltre 400.000 persone, da Steve Bales, Flight Control Engineer. Nixon lo presenta dicendo “Questo è il giovane uomo che, quando i computer sembravano confusi e quando avrebbe potuto dire ‘Stop’ o ‘Aspettate’, ha detto ‘Go’”.

Il Vicepresidente degli Stati Uniti, Spiro Agnew, che è anche Presidente dello Space Council, porge agli astronauti di Apollo 11 la Medal of Freedom, la più alta onorificenza civile assegnabile a uno cittadino statunitense.

Collins: “Signor Presidente, qui c’è un americano orgoglioso, orgoglioso di essere un membro della squadra Apollo, orgoglioso di essere un cittadino degli Stati Uniti d’America, che quasi un decennio fa dissero che avrebbero fatto atterrare due uomini sulla Luna e poi l’hanno fatto.”

Aldrin: “Grazie, Signor Presidente. Credo che l’onore che ci ha conferito oggi vada non solo a noi, come equipaggio, ma a innumerevoli migliaia di altri. Alcuni sono qui stasera. Molti non possono esserci.”

Armstrong: “Forse nel prossimo millennio uno straniero vagabondo leggerà quella targa presso la Base della Tranquillità. Che la storia registri che questa è stata l’era in cui questo è diventato un fatto.”

Alle 23:21, ora di Los Angeles, il Presidente Nixon lascia il Century Plaza Hotel. Si conclude così una giornata che per gli astronauti è durata venti ore ininterrotte.

(Resoconto a cura di Apollo 50th)